Pasolini
Quello tra Pier Paolo Pasolini e Bologna è un legame intimo e profondo, solo in parte esplorato: qui nasce, frequenta il liceo e l’università, fonda Officina, una delle riviste più importanti del Novecento. Nella città torna per girare la sua opera più autobiografica, Edipo Re, e il suo ultimo film, Salò o le 120 giornate di Sodoma. All’Università di Bologna e al magistero di Roberto Longhi risale la sua “folgorazione” per le arti figurative, di cui portano il segno le sue opere cinematografiche, disseminate di riferimenti iconografici: Caravaggio, Masaccio, Piero della Francesca, Pontormo.
Un poeta sotto ai portici è il podcast che abbiamo realizzato in collaborazione con il Comune di Bologna e l’agenzia MEC & Partners, in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini dedicato proprio alla scoperta dell’intellettuale, regista, poeta e artista nato e formatosi nella nostra città.
Un racconto a puntate per mantenere in vita il dialogo sempre attuale sulla figura storica di Pasolini, un uomo che ha avuto con Bologna un rapporto di reciproca influenza, di cui abbiamo provato a carpire le mille sfumature; analizzando l’autore e le sue opere di spicco, ma anche e soprattutto le sfaccettature più contradditorie dell’uomo nascosto dietro la penna e la macchina da presa.
Protagoniste dei vari podcast le voci di bolognesi, per nascita o per adozione, tra cui il Presidente della Conerenza Episcopale Italiana Matteo Maria Zuppi, il teologo Vito Mancuso, la violinista Laura Marzadori, l’archistar Mario Cucinella e il regista Francesco Costabile, che affrontano la densa materia biografica e artistica pasoliniana, indagando diversi aspetti e sfaccettature della vita, del pensiero e dell’opera di Pasolini.
Il podcast è quindi in definitiva un viaggio nell’universo di Pier Paolo Pasolini che si mette sulle tracce di un possibile confronto tra passato e presente, dove echi e suggestioni inesplorate ci riportano all’oggi, riscoprendo, a ogni angolo, radici lontane.