Un webinar, un meeting, un’assemblea, la presentazione di un bilancio, di un prodotto o di un servizio, l’inaugurazione di un nuovo spazio o di una mostra, fino a un vero e proprio festival. Internet e le piattaforme web per la condivisione permettono di amplificare la portata di un evento, rompendo le pareti tra fisico e digitale, tra presenza e virtuale.
C’è chi li chiama eventi phygital, chi eventi online o ibridi. Per noi di Be Open sono gli eventi onlife in omaggio a Luciano Floridi, il filosofo dell’informazione che ha coniato il neologismo “onlife”: una contrazione di “online” e di “life”, a indicare un mondo in cui la distinzione tra digitale e analogico si è fatta meno nitida, tanto che “non è più ragionevole chiedersi se si è online o offline”.
Diffusi a causa della pandemia da coronavirus, gli eventi onlife sono una soluzione destinata a durare grazie alla loro capacità di combinare allargamento dell’audience a un numero illimitato di persone, fruizione multicanale su qualsiasi dispositivo, engagement, interazione, uso efficiente delle risorse e spettacolarità.
Dalla scelta e l’allestimento della location che ospiterà i relatori in presenza, alla regia e la cura delle riprese, fino al live streaming e alla disseminazione dei contenuti post-evento, il nostro è un servizio chiavi in mano, cucito su misura del cliente e in grado di centrare i suoi obiettivi di comunicazione.
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