Ancora oggi, l’Alzheimer è una malattia che fa paura. La conosciamo ancora poco, è vero. Ma con questo lavoro abbiamo capito che non c’è davvero nulla di spaventoso, e lo vogliamo dimostrare. Perché, in fondo, cosa significa invecchiare? Cosa comporta l’invecchiamento? Di fronte a una società che invecchia rapidamente, interrogarsi diventa indispensabile. “L’acqua non muore mai” è un documentario che affronta questi temi senza l’ambizione di fornire una soluzione universale, ma con la convinzione di potere – e dovere – cominciare a porre domande nuove. È un racconto fatto di storie buone, di parole che sanno costruire, di persone che si occupano di qualità della vita, di bellezza, di relazione.

Ma perché questo titolo? “L’acqua non muore mai” è una frase scritta da una persona con demenza. Ci è piaciuta moltissimo, così ricca di profonda speranza. E ricche di speranza sono state tante delle frasi e dei pensieri che hanno condiviso con noi le persone con demenza che abbiamo incontrato nel nostro percorso di realizzazione del documentario. Le abbiamo consegnate alla disegnatrice Francesca Ballarini @ioenina per dare loro un corpo oltre che una voce.

Venerdì 29 gennaio 2021 è stato inaugurato Salus Space, un luogo di sperimentazione dove il cohousing si unisce all’agricoltura urbana e all’inclusione sociale.

Per l’inaugurazione abbiamo realizzato una diretta di 2 ore su Youtube e Facebook, con una conduttrice in studio che ha lanciato 6 contributi video registrati e due collegamenti in esterna con una inviata e 4 relatori in presenza. Gli inserti da Salus Space sono stati trasmessi da due location diverse: la strada, dove è avvenuto il taglio del nastro, e la sala centrale del Centro studi, che ha ospitato le riflessioni finali dei relatori.

Nel corso dell’evento sono intervenuti, tra gli altri, il capo della rappresentanza della Commissione Europea in Italia, Antonio Parenti, l’assessore del Comune di Bologna Marco Lombardo e la presidente del Quartiere Savena Marzia Benassi.

Il nostro lavoro è cominciato con l’ideazione del live streaming, strutturato su due

punti di emissione: uno studio fisso, con una conduttrice, e un punto mobile, a Salus Space, con una inviata.

La diretta è partita in esterna, con il taglio del nastro al cancello di Salus Space e gli interventi istituzionali, alla fine dei quali la linea è tornata alla conduttrice in studio che ha potuto lanciare una serie di video con interviste e riprese aeree dello spazio multifunzionale.

La diretta è poi tornata all’interno di Salus Space, dove si è svolta una sorta di conferenza stampa conclusa dalle domande dei giornalisti.

Per il live streaming su Youtube abbiamo usato una regia Vmix con due camere in studio e due camere in esterna connesse tramite Encoder dual sim LTE 4G.

La scelta vincente è stata quella di unire la conduzione in studio con quella in esterna. Il risultato? Un ibrido tra una diretta televisiva, un seminario online e una conferenza stampa, mantenendo la freschezza della prima, la possibilità di approfondimento della seconda e la funzionalità della terza.

Mercoledì 24 marzo 2021 si è svolta la prima edizione di Cloud, il Festival delle giovani generazioni promosso dal Cnca per favorire il dialogo tra le generazioni, sperimentando linguaggi nuovi.

Il festival ha avuto 5 ospiti che si sono succeduti in presenza nello studio allestito presso DumBO a Bologna (tra cui due musicisti della band indie rovere) e 5 in collegamento live, con la conduzione affidata alla giornalista Giada Giorgi e a Stefano Laffi, sociologo esperto di tematiche giovanili. L’artista visivo Andrea Corvino alias Lol63 ha realizzato una performance in diretta. A fianco dei contributi in diretta, abbiamo mandato in onda dei video realizzati attraverso il coinvolgimento di una rete di adolescenti e di educatori.

Tutto l’evento è stato reso accessibile alle persone con sordità grazie al servizio di respeaking e sottotitolazione realizzato da Fiadda Emilia-Romagna.

Il nostro lavoro per Cloud è andato oltre quello classico per la gestione di un evento onlife, richiedendo anche un contributo creativo e autoriale, che ha permesso di creare engagement e partecipazione nelle settimane precedenti il festival, utili per richiamare l’attenzione del pubblico verso il live.

In collaborazione con la rete delle comunità che aderiscono al Cnca, è stata infatti lanciata una call, che ha invitato gli adolescenti ad inviarci dei contributi video di 2 minuti in cui raccontassero “una cosa che hai imparato, una cosa che hai capito o una cosa che senti importante o una cosa che ti manca in questo tempo presente.” Dal montaggio dei video che ci sono arrivati, abbiamo realizzato un doc di 10 minuti che è stato presentato durante il festival.

Ci siamo inoltre occupati della realizzazione di un progetto narrativo basato su altri contributi girati dagli adolescenti, che ha portato al montaggio di 3 video con animazione grafica.

Oltre a tutto questo, abbiamo pensato allo sviluppo del visual del festival e all’allestimento dello studio presso DumBO, occupandoci anche della promozione del festival online e sui social del Cnca, della gestione dei relatori in collegamento live, dell’organizzazione della scaletta e della regia.

Per il live streaming su Youtube e Facebook abbiamo usato 4 camere (3 sul palco per campo totale, primi piani e piano di ascolto più una camera dedicata al live painting), mixer audio e regia Vmix.

La conduzione – in questo caso una doppia conduzione affidata a una giornalista e a un esperto – dà ritmo all’evento e permette di “legare” i diversi momenti in cui è strutturato.

Coinvolgere il pubblico in un progetto creativo partecipato è faticoso per la mole di lavoro che richiede tra ideazione del concept, raccolta, selezione ed elaborazione dei contributi, ma dà i suoi frutti in termini di qualità dell’evento, oltre che di visualizzazioni e condivisioni.

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